Il nucleo familiare resta sempre
 il punto di riferimento

I familiari ed i parenti, i consanguinei e la casata, sono le nostre radici ed origini, la discendenza e la nostra stessa essenza.

La Famiglia Cotti e la sua genealogia, la nostra stirpe ed il ceppo iniziale negli homini fumanti del XII secolo, le sue tradizioni e le antiche ricette.

Si racconta, per tradizione popolare antica, che la Contessa Matilde di Canossa, defunta nel 1115, proprietaria per un certo tempo di queste e di ben altre e più vaste terre, in Emilia e in altre regioni, donasse ai Fumanti Persicetani un grande territorio incolto, molti predi nell'agro pagus Persiceta da Marefosca a Villa Gotica e del Malaffitto, il Bosco della Lite.

Si sostiene tuttavia che, (si trova citazione di un documento del 1017) date le caratteristiche naturali del territorio le esigenze della bonificazione e colonizzazione e le antiche consuetudini instaurate, prima ancora della presenza della Contessa, i Monasteri, in primo luogo quello di Nonantola ed i Vescovi e "Signori" proprietari, diedero in affitto a particolari condizioni i terreni paludosi e vallivi, boschivi e incolti di queste zone, agli "huomini", o capifamiglia delle rispettive località, perché li rendessero coltivabili e fruttiferi.

Nell'Archivio Storico della Partecipanza Agraria di San Giovanni in Persiceto si trovano copie trascritte di quelle antiche Famiglie e dei loro capostipite.

Tra gli antichi cognomi di Fumanti-Partecipanti presenti tuttora sul territorio comunale, si notano per particolare diffusione quelli dei Cotti

Per bonificare i terreni che diedero poi vita alla Partecipanza, furono scavati i canali di scolo Gallego, Piolino, Cavamento, Fossetta, Mascellaro, Romita, Muccinello e Grassello.

L’opera di bonifica avveniva con mezzi rudimentali, in collaborazione tra i Fumanti.  Last.