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Solo negli anni fra il 1470 e il 1475 si trova un
primo Registro o Campione nel quale vengono
iscritte le famiglie originarie aventi diritto
all'assegnazione di terre, con ripartizione di appezzamenti
maggiori o minori, in parte di terre incolte, in parte di terre
già lavorative, a seconda della numero di teste (adulti tra 20 e 70 anni) e di bocche
(donne e bambini)componenti la famiglia. |
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Le parti venivano assegnate secondo le prenotazioni
fatte dalle famiglie interessate e successivamente (1526) uguali per tutti: 7 biolche, e tutte di
terra lavorativa con l'obbligo dell'incolato, cioè della residenza tassativa in terra di S. Giovanni.
Il
nuovo sistema di assegnazione per "fuochi",
favorì la costituzione di nuovi nuclei famigliari
da parte dei figli dei "veri fumanti".
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Non fu mai vita facile per
Partecipanti e Comunità, che con grandi fatiche, protrattesi per
secoli, strapparono a boschi e paludi ogni pezzo di terra. Già nei capitoli del 1589 comparivano disposizioni, con
piccoli incentivi in denaro, per chi piantasse sulle terre
comunali avute in assegnazione "
mori,
noci, peri, pomi, prugni, cerese e
viti"
Nell'Archivio Storico della Partecipanza Agraria di S.
Giovanni in Persiceto si trovano copie trascritte delle antiche
Famiglie. Tra gli antichi cognomi di Fumanti-Partecipanti presenti tuttora sul
territorio comunale, si notano per particolare diffusione quelli
dei Beccari, Bencivenni, Capponcelli, Cocchi,
Cotti, Forni,
Manzi, Martinelli, Mazzacuori, Morisi, Nicoli, Quaquarelli,
Rusticelli (già Rustighelli), Serra e Vecchi.
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